PRESENTAZIONE BLOG

Posted by Author On Month - Day - Year

Come una vertebra l’una sopra l’altra, eventi, persone e fatti, si susseguono lungo il tracciato della storia, influendo sul nostro modo di pensare, di comportarci e di guardare al mondo, ovvero, costruendo “la nostra colonna vertebrale”.

POST-TITLE-HERE

Posted by Author On Month - Day - Year

POST-SUMMARY-HERE

POST-TITLE-HERE

Posted by Author On Month - Day - Year

POST-SUMMARY-HERE

POST-TITLE-HERE

Posted by Author On Month - Day - Year

POST-SUMMARY-HERE

POST-TITLE-HERE

Posted by Author On Month - Day - Year

POST-SUMMARY-HERE

FIRMA IMPORTANTISSIMA

Paziente H.M., un caso memorabile!

Pubblicato da Matteo On 06:14
Forse vi sarà capitato di vedere in qualche film scene, spesso comiche, di persone costrette a presentarsi e ripresentarsi alla gente alla distanza di una manciata di secondi, perché affette da una perdita, apparentemente assurda, della memoria a breve termine. Beh, questi casi invece non sono poi così rari. Oggi, però, vi voglio parlare in particolare di uno di essi, che, per il ruolo fondamentale ricoperto nel campo della ricerca scientifica, si merita un posto d'onore nella storia della medicina.
Il paziente H.M., Henry Gustav Molaison, operato nel 1953 dal neurochirurgo William Beecher Scoville in quanto affetto da una grave forma invalidante di epilessia farmacoresistente. Fu eseguita una resezione bilaterale della parte mediale del lobo temporale, comprendente la formazione ippocampale, l'amigdala e parte della corteccia associativa temporale multimodale.
In seguito all'intervento chirurgico, si ebbe un marcato miglioramento della patologia epilettica, tanto da poter ridurre drasticamente l'assunzione dei farmaci, non vi fu alterazione della personalità e facoltà intellettive rimasero medio alte. H.M., però, sviluppò un grave deficit della memoria caratterizzato da amnesia anterograda e da una lieve amnesia retrograda (incapacità di richiamare avvenimenti verificatisi prima dell'intervento) che abbracciava un lasso di tempo di circa tre anni precedenti all'operazione. H.M. non aveva difficoltà a ricordare fatti ed eventi della sua fanciullezza e la memoria a breve termine, dell'ordine dei secondi o di qualche minuto, era normale; tuttavia egli si mostrava totalmente incapace nel trattenere le informazioni se non per questo breve lasso di tempo; in altre parole, era incapace di trasferire le tracce mnestiche dal magazzino a breve termine in quello a lungo termine. Presentava, cioè, una grave forma di amnesia anterograda (incapacità di richiamare fatti ed eventi accaduti dopo la lesione cerebrale).
Le ricerche pubblicate da Brenda Milner testimoniano ampiamente i deficit mnestici di H.M. in conseguenza dell'intervento. Per esempio, dopo l'operazione, non riusciva a imparare il percorso per raggiungere il bagno dell'ospedale, dopo aver letto una storia non riusciva a descrivere che cosa essa narrasse e poteva leggere una rivista per più volte di seguito senza mostrare in alcun modo di riconoscerla. H.M. viveva con i genitori e, quando essi si trasferirono a un altro indirizzo, egli ebbe grandi difficoltà a memorizzare la strada di casa o a localizzare qualsiasi cosa all'interno della casa. Dopo otto anni, era finalmente riuscito a memorizzare il piano terra ed era in grado di trovare la strada da una stanza all'altra; tuttavia,non riusciva ancora a ritrovare la strada di casa da più di due isolati di distanza. La sua descrizione dell'isolamento dal passato è paradigmatica: " Ogni giorno che passa è a sé, qualsiasi gioia e qualsiasi dolore io abbia avuto... proprio ora mi stavo chiedendo, ho fatto o detto qualcosa di sbagliato? Vedi, in questo momento ogni cosa mi sembra chiara, ma cosa è successo poco fa? E' come svegliarsi da un soglio. Proprio non ricordo" (B.Milner, 1970).
H.M. è morto il 6 dicembre 2008, lasciando un'eredità nelle scienze che non potrà mai essere cancellata.

0 Response to "Paziente H.M., un caso memorabile!"

Posta un commento

    Followers

    Attività